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    TuttoMeritoMioNews

    10 Ago 2021

Caro TuttoMeritoMio, ti racconto: i sogni dei nostri studenti

Nei precedenti appuntamenti con il Diario di #TuttoMeritoMio abbiamo raccontato le emozioni e le opportunità di crescita nate con il laboratorio online CREATI. Gli incontri effettuati dai nostri partecipanti con i tutor hanno permesso loro di mettere su carta dei veri e propri progetti individuali, a partire dai documenti cardine prodotti durante il laboratorio. Scopriamo insieme i quattro piani di comunicazione ritenuti più meritevoli e quali sogni, quali valori raccontano.

Il sogno di Amel

Amel frequenta il liceo delle scienze umane, ama le lingue e l’economia, così come le serie tv e la musica. Il suo piano è originale, e prende ispirazione dalla cultura scandinava: l’importanza della distrazione a scuola

“Dopo tante ore di lezione è importante staccare, soprattutto oggi che ansia e stress sono fortemente presenti negli studenti. In questo periodo non stiamo più vivendo la scuola in modo sociale, ma piuttosto in modo faticoso, difficile, come un’imposizione. E’ allora giusto che la scuola non sia solo luogo di studio, ma un posto in cui trovare svago, armonia e serenità”.

Il valore della distrazione, come pratica di libertà creativa e di riduzione dello stress individuale, era stata al centro delle riflessioni dei nostri partecipanti. Nel piano di Amel trova una sua concretizzazione nell’ambiente scolastico, come metodologia innovativa per il benessere degli studenti.

“Se permettiamo ai ragazzi di allontanarsi per almeno mezz’ora dagli ambiti prettamente scolastici, potranno riprendere le loro attività con maggiore carica e motivazione — ha continuato Amel -. Si potrebbe inserire nella scuola un giardino, un bar, una sala relax, per fare sentire gli studenti “comodi” come fossero a casa. Pensiamo, ad esempio, che in Finlandia in molte scuole camminano scalzi, proprio per sentirsi come a casa”

Il sogno di Riccardo

Riccardo è uno studente universitario al secondo anno di ingegneria meccanica all’Università degli Studi di Firenze. Le sue passioni per motori e natura lo hanno spinto a creare un piano di comunicazione legato alla KTM Racing, azienda leader mondiale nell’off-road.

“La crisi climatica che stiamo vivendo ha accelerato il processo di passaggio da motori a combustione interna a motori elettrici, per far fronte al problema dell’inquinamento, oggi più grave che mai. KTM rientra proprio tra le aziende più attente in questo senso: nel 2021 ha infatti deciso di creare un consorzio che svilupperà soluzioni per far fronte alla produzione di batterie sostituibili, anche economicamente sostenibili”

Il progetto di Riccardo mostra il forte approccio valoriale degli studenti di #TuttoMeritoMio nella scelta delle idee da dover sviluppare. Come direbbe il tutor Raffaele Castagno, si realizza nella loro creazione una forma di attivismo.

Il sogno di Teresa

Anche Teresa è una studentessa del liceo delle scienze umane, è la prima di cinque figli, di cui due adottati e uno con disabilità. La sua esperienza familiare, con le sue complessità, ha ispirato il suo lungimirante progetto.

“La mia famiglia ha sempre incontrato difficoltà a trovare specialisti che potessero seguire mia sorella. Le famiglie con soggetti disabili non hanno punti di riferimento, e vivono la disabilità come un peso. Il mio progetto, “Vieni che ti accolgo”, vuole proprio essere un invito: si tratta di una struttura in cui ogni persona disabile può intraprendere un percorso di riabilitazione con la famiglia al proprio fianco, creando così una grande comunità. Me la immagino immersa nella natura, perché parte fondamentale nel percorso di recupero e miglioramento. Mi immagino poi una scuola, rivolta a tutti i soggetti della comunità, in cui si insegni la parità di genere e a non discriminare”.

L’idea di Teresa prende ispirazione dall’esperienza sperimentale della Scuola di Barbiana, che si propose come modello di educazione innovativa tra gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso. Un’ideale di scuola aperta, fondata sull’impegno costante dei suoi studenti e sull’accoglienza delle frange più emarginate della società.

“Ci saranno anche spazi di vita comune, per permettere alla famiglia di non separarsi dal figlio. Ho anche immaginato un possibile modo per finanziare questo ambizioso progetto: attraverso le donazioni, sicuramente, ma anche sfruttando le capacità e il lavoro di ogni soggetto accolto. In una comunità, tutti sono importanti allo stesso modo”

Il sogno di Leonora Olivia

L’ultimo tra i piani vincitori è quello di Leonora Olivia, studentessa di chimica e tecnologie farmaceutiche all’Università degli Studi di Firenze, nata in Venezuela ma cresciuta a Cuba e in Spagna. Il progetto di Leonora Olivia si pone un quesito: come riuscire a porre la dignità della persona come centrale, all’interno degli ambienti lavorativi? Lei risponde così: grazie alla realtà aumentata.

“Ho creato questo progetto di welfare aziendale perché troppo spesso i lavoratori sono visti solo come numeri. Per farli sentire parte dell’azienda, invece, è importante creare un clima di benessere. Spesso, parlando di realtà virtuale, si pensa solo ai videogiochi. Negli ultimi dieci anni, però, è stata utilizzata anche nelle riabilitazioni, per sviluppare competenze in un luogo sicuro, attraverso terapie. Ho pensato di allargare il campo di studio anche al mondo del lavoro: pensate quanto sarebbe benevolo, anche solo per 15 minuti al giorno, immergersi nella foresta amazzonica, al mare, o su di una montagna innevata, per staccare la spina. La pandemia ci ha mostrato quanto sia difficile vivere 24 ore dentro le mura domestiche, o in un ufficio: c’è bisogno di riscoprire il contatto con la natura, e trovare un benessere psicofisico legato a essa”

Il laboratorio CREATI ha dato vita a quarantadue piani di comunicazione, che portano dentro di sé quarantadue sogni di quarantadue persone speciali, che sono i nostri studenti. Ognuno di questi progetti ha al proprio centro ideali, valori, speranze, creatività, innovazione. In ciascuno è possibile osservare l’audacia della speranza che ci restituisce la bellezza di guardare al futuro che verrà.


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