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    19 Dic 2024

Caro #TuttoMeritoMio, ti incontro:il traguardo di Alessio

Oggi vi raccontiamo la storia di Alessio, ex borsista di #TuttoMeritoMio e neolaureato in Psicologia presso l’Università degli Studi di Firenze, con un percorso ricco di sfide e soddisfazioni. Attraverso la sua esperienza, scopriremo come il programma lo abbia aiutato a crescere, a scoprire nuove passioni e a raggiungere i suoi obiettivi, sempre con il supporto della community del talento.

Raccontami del tuo percorso con il programma.

È stato un percorso durato molti anni, di cui sono profondamente grato. Ho iniziato in quarta superiore e il programma mi ha accompagnato fin dalle primissime fasi. In quel periodo ho imparato ad organizzarmi da solo: capendo come fare un piano spese per i miei hobby e la palestra, per esempio. Questo mi ha aiutato a formarmi e a saper gestire delle responsabilità. Arrivato al primo anno di università, mi sentivo già pronto. Quando ho rivinto la borsa, il sostegno economico mi ha dato una grande tranquillità e mi ha permesso di vivere da fuorisede.

Oltre all’aspetto economico, il programma è stato fondamentale per lo scambio di opinioni, sia durante gli incontri che nelle gite fuoriporta. È stato bello anche confrontarmi con altri ragazzi che vivevano esperienze simili alle mie. La cosa che ho apprezzato di più è che il programma ti sostiene a 360 gradi, anche nelle tue passioni e nello sport. Io, per esempio, gioco a beach volley ed ho potuto conciliare studio con le attività che amo.

Quali passioni hai potuto coltivare grazie al programma?

Ho una grande passione per la musica e grazie a Tutto Merito Mio sono riuscito a comprare un pianoforte. Ma non solo: ho anche sottoscritto abbonamenti a riviste scientifiche, molto utili per i miei studi. Inoltre, grazie alla consulenza dei tutor, sono stato guidato a scoprire passioni che non sapevo di avere.

Qual è stato per te il valore del programma?

Il programma è stato per me un accompagnamento continuo, anche grazie alla presenza dei tutor. Mi ricordo che durante il primo anno chiesi al mio tutor se fosse possibile mettermi in contatto con una ragazza più grande. Lei mi aiutò a capire come orientarmi e risolvere una necessità importante in un momento di difficoltà. È stato un supporto diretto e concreto.

Qual è il ricordo più bello che porterai con te?

Come attività, ricordo la prima che feci a Firenze: la Marshmallow Challenge. Ero molto giovane e non abituato a certi contesti, ma confrontarmi con gli altri e scambiare opinioni di alta qualità è stata un’esperienza bellissima.

Un altro ricordo importante è stato il mio primo esame universitario. Presi 24 e chiamai subito il mio tutor, Enrico, per un consiglio. Mi tranquillizzò tantissimo: mi disse che era normale per il primo esame e che mi sarei abituato al nuovo metodo di studio. Non mi fece pesare il voto e, grazie a questo incoraggiamento, gli esami successivi mi hanno dato molte soddisfazioni. È un ricordo che porterò sempre con me.

Quale consiglio daresti ai nuovi borsisti di Tutto Merito Mio?

Essendo stato al loro posto, il consiglio più grande che posso dare è: abbiate coraggio, buttatevi sempre. Più si cresce, più si rischia di sentirsi in imbarazzo nell’esprimersi o nell’esporsi. Ma credo che, soprattutto all’università, dove le opinioni contano molto, sia fondamentale avere intraprendenza. Parlate, condividete le vostre idee: è così che si può arricchire la propria prospettiva, ascoltando e confrontandosi.

Che significato ha per te il merito?

Per me il merito è soprattutto forza di volontà. Ho frequentato un istituto tecnico agrario, ma mi sono laureato in Psicologia con 107 e persino in anticipo. Questo mi ha fatto capire che tutti possiamo raggiungere i nostri obiettivi, se ci impegniamo davvero. Per me il merito è fatto per il 70% di volontà e impegno.


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