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    TuttoMeritoMioNews

    9 Mar 2021

Caro #TuttoMeritoMio, ti incontro: in dialogo con Giada Morari

Dedichiamo questa pagina del Diario al secondo appuntamento con le interviste agli studenti del programma. Abbiamo avuto il piacere di incontrare Giada Morari, studentessa di Medicina e partecipante della prima edizione di #TuttoMeritoMio. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza all’interno del programma e qualche aneddoto. Scopriamo insieme le sue risposte.

Ciao Giada, piacere. Com’è essere una dei partecipanti di #TMM? Cosa ha rappresentato per te?

Rispetto ad altre borse di studio, Tutto Merito Mio è qualcosa di diverso. Ha un processo di selezione più lungo, con un numero di borse più esiguo. Quando ho scoperto di essere stata selezionata, ho pensato “ma io? ma davvero?” È stato qualcosa di inaspettato, veramente.

La vera differenza rispetto alle altre borse sono le attività di mentoring. Davvero contribuiscono alla nostra crescita personale, come persone e come studenti. In questo programma non vengono riconosciuti soltanto i nostri meriti, ma anche e soprattutto i nostri valori e le nostre potenzialità. Non viene valorizzato solo il lato professionale, ma anche quello umano. 

Inoltre, per me ha rappresentato una grande opportunità anche da un punto di vista economico. Grazie a #TuttoMeritoMio adesso posso vivere a Firenze e sperimentare la vita da fuorisede. Abito in un campus universitario, dove sono presenti anche altri ragazzi del programma. Per me è un’esperienza incredibile.

Ti senti parte della community di #TMM?

Sono stata molto fortunata. Anche se abbiamo potuto incontrarci in presenza solo in poche occasioni, ho conosciuto altri studenti all’interno del mio campus e di recente ho incontrato un’altra ragazza che frequenta la mia stessa facoltà. Abbiamo organizzato insieme un appuntamento legato al nostro percorso di studi. Davvero molto bello.

Nella precedente intervista ci ha davvero colpito il racconto degli effetti che il programma ha sull’autostima dei partecipanti. Tu cosa ne pensi?

Ed è proprio vero. Far parte di questo progetto influisce sull’autostima. Già solo superare la selezione ti aiuta a pensare che qualcuno abbia visto qualcosa in te. E così inizi a pensare che quel qualcosa esista davvero. Anche la motivazione con la quale vogliamo raggiungere degli obiettivi aumenta. Perché i nostri risultati vengono riconosciuti, per il programma sono importanti. 

La nostra voce viene ascoltata, ha un valore. Spesso come studenti ci ritroviamo a dover immagazzinare dati, senza avere la possibilità di essere visti, riconosciuti, per il nostro lavoro o per il percorso che abbiamo compiuto. In questa community, invece, abbiamo la possibilità di esprimere il nostro modo di essere e le nostre capacità individuali. 

Un paio di domande più personali. Ci racconti un episodio che ti è piaciuto particolarmente nella tua esperienza in #TMM? 

La Marshmallow Challenge! Un workshop in presenza nel quale ci è stato chiesto di costruire una torre, alta il più possibile, a partire da 20 spaghetti, un filo di spago, del nastro adesivo e.. un marshmallow. Quest’ultimo andava posto in cima, non doveva ovviamente cadere. 

Inutile dire che non abbiamo vinto, il nostro gruppo è arrivato secondo. Però è stata un’attività stimolante che ci ha aiutato a comprendere il vero valore della progettazione. Al termine della challenge, ci hanno anche spiegato quali sono le facoltà che tendono a sviluppare prima il progetto e quali sono quelle con le prestazioni peggiori. E sono insospettabili.

E concludiamo così, con la domanda a che rende pensierosi sia gli studenti che i tutor: qual è la tua attività preferita del programma?

Mi verrebbe da dire il Binario, ma ho appena iniziato un nuovo laboratorio che mi ha davvero colpito: Potenziale & Vocazione. Con il tutor Filippo Dal Fiore abbiamo indagato durante il primo incontro quale sia il significato di entrambi i termini per le nostre vite. 

Io frequento una facoltà, quella di Medicina, dove spesso si sente parlare di vocazione, ma non mi ero mai fermata per chiedermi quali fossero le mie potenzialità come persona. E quale sia la mia vocazione. 

Ascoltare le esperienze dei nostri studenti aiuta a comprendere la vera essenza del programma, partendo da un punto di vista privilegiato. Mostra la volontà di #TuttoMeritoMio di curare la sua community di studenti non semplicemente sostenendola economicamente, ma costruendo per tutti i partecipanti un percorso di formazione completo e stimolante in grado di farli crescere e far superare loro sfide, limiti e difficoltà. Partendo da sé stessi e puntando sempre più in alto. 
A tal proposito, potremmo rubare le parole dello scrittore Aldous Huxley, quando scrisse:

C’è un solo angolo dell’universo che puoi esser certo di poter migliorare, e quell’angolo sei tu.


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