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    TuttoMeritoMioNews

    22 Gen 2021

Caro TuttoMeritoMio, ti chiedo: le domande alla Ministra Azzolina

Questa pagina del Diario è leggermente diversa dalle altre. Così, il suo titolo è stato lievemente modificato. L’obiettivo principale è quello di mostrare in modo concreto la partecipazione attiva dei ragazzi di TuttoMeritoMio all’interno del dibattito pubblico sul mondo dell’Istruzione. In quanto soggetti attivi della discussione, gli studenti hanno preso la parola e, durante la cerimonia inaugurale della seconda edizione del programma, hanno rivolto alcune domande alla Ministra Lucia Azzolina

L’importanza di saper domandare

Lo diceva anche Albert Einstein: l’importante è non smettere di fare domande. 

E, con questo, il celebre fisico intendeva rimarcare quanto sia essenziale non fermarsi davanti allo status quo e continuare a interrogare la realtà, osservandola da prospettive diverse. E rimettendola così spesso in discussione, immaginandola, ripensandola. 

Attraverso la capacità di interrogarsi, di porsi dei quesiti, si passa così dall’essere gli oggetti passivi di un processo a divenirne gli agenti attivi. E questo avviene indipendentemente dalle risposte alle quali si può giungere, alle strade da dover percorrere per ottenere delle risposte. Il vero cuore della ricerca è difatti nella capacità di trasformare le domande in floridi campi di discussione aperta, permettendo alle persone di avere un ruolo significativo nella trasformazione del mondo in cui vivono. 

In quest’ottica, il dialogo avvenuto tra i partecipanti al programma e la Ministra dell’Istruzione si è rivelato di cruciale significatività.

Le domande dei nostri ragazzi:

I temi affrontati dai nostri studenti sono stati molteplici, arrivando a toccare gran parte delle complessità e delle problematiche che il settore dell’Istruzione sta vivendo in questo periodo storico. Alla Ministra sono state rivolte domande su argomenti cruciali, quali l’uguaglianza nel sistema scolastico, il digital divide, la mancanza di contatto nella didattica a distanza, i modelli scolastici ideali e, perché no, anche le pressioni emotive che una ministra può avvertire in un momento così delicato.


Quanto pensa che questo periodo  di didattica a distanza e quindi di allontanamento dalla scuola, intesa come rapporto fra professori e alunni, possa  influire sul futuro della nostra generazione? E in quale modo?
E. B. 

In una situazione critica, in cui le differenti capacità  economiche e di inclusione sono accentuate anche dal digital divide, come pensa che l’istruzione possa agire affinché  l’uguaglianza delle possibilità agevoli l’emergere del merito? Che tipo di sostegno economico crede possa essere più  idoneo per garantire un futuro migliore per le scuole italiane? Una copertura a livello nazionale di rete internet  potrebbe essere un’idea?
E. C. e A. B.



Il Ministro dell’Istruzione è un ruolo molto  delicato, che spesso in Italia è stato oggetto di critiche. Volevo chiederle: come riesce un Ministro, specialmente in un  periodo difficile come questo in cui tutti i cittadini sono messi a dura prova, a reggere la pressione e, soprattutto, le  critiche?
S. S.

Attraverso gli interrogativi posti dagli studenti di #TuttoMeritoMio, è stato possibile osservare e comprendere il punto di vista interno di alcuni dei protagonisti della scuola italiana. E, con esso, le loro preoccupazioni, i loro interessi e la loro capacità empatica. 

Desideravo chiederle Ministra qual è secondo lei il miglior modo per evitare la dispersione scolastica. 
F. G.

La pandemia ha messo alle strette chiunque. Secondo lei Ministra, gli investimenti dati alle scuole hanno aiutato a dare un miglioramento duraturo nel  tempo agli ambienti scolastici? Quando tutto tornerà alla normalità, la scuola dovrà continuare ad essere una  comunità. Sappiamo, però, che ci sono tante problematiche da affrontare, crede che sarebbe opportuno integrare  maggiori mezzi che possano premiare il merito e l’inclusione degli studenti?
A.V. 

Data la situazione che stiamo  affrontando, quali sono i progetti per il futuro esame di maturità 2021? 
G. F.

Quale è il suo modello di scuola ideale? Come poter mettere in  pratica questo modello? Quali obiettivi imposti al sistema scuola non sono compatibili con il suo modello di scuola ideale? E inoltre quale è secondo lei il perfetto studente?
L. S.

E qualcosa in più è emerso: un discorso sul futuro. Un ideale, qualcosa a cui tendere nel tentativo di non cedere davanti alle complesse sfide della realtà contemporanea. Una cura contro la rassegnazione, che è più del semplice adeguarsi: è la capacità di reinventare la realtà grazie al dono dell’immaginazione. Chiedere, pensare e ripensare modelli ideali significa lasciare aperta la porta della speranza, per costruire un futuro migliore. 


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