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    TuttoMeritoMioNews

    17 Giu 2021

Caro TuttoMeritoMio, ti racconto: il laboratorio di Preparazione all’Università. Dalle parole di Enrico Tombesi.

Il mese di giugno ha portato con sé la fine delle attività di mentoring legate alla preparazione universitaria. Un universo di esperienze, esercitazioni ed eventi legati alla comunità di #TuttoMeritoMio. Dedichiamo questa pagina del Diario al racconto degli incontri che si sono susseguiti a partire dai mesi di febbraio e marzo. Una testimonianza vivida, a partire dalle parole di Enrico Tombesi, Chief Executive Officer di ‎G-LAB di Fondazione Golinelli.

Orientarsi e allenarsi: le finalità del mentoring di #TuttoMeritoMio

Avrò una preparazione sufficiente? Sarò in grado di frequentare corsi di laurea STEM anche se provengo da percorsi non focalizzati in questo ambito? Come posso verificare il livello della mia preparazione per i diversi corsi di laurea e come posso colmare eventuali lacune? 

Queste sono solo alcune delle domande che alle volte influenzano le scelte universitarie degli studenti. Spesso i corsi di laurea appaiono come un salto nel vuoto, e ci si sente con le spalle scoperte. Difatti, i dubbi e le perplessità, se non contrastati, hanno talvolta il potere di diventare decisivi. Per questo avere un mindset innovativo, che favorisce la determinazione e offre un ventaglio di consapevolezze mirate, può essere la chiave per inseguire i propri sogni.

È proprio in questo scenario che le attività di mentoring di #TuttoMeritoMio hanno voluto creare spazi di possibilità attraverso un percorso calibrato interamente sulle necessità reali dei nostri studenti. Grazie agli incontri di orientamento e alle esercitazioni online, è stato possibile realizzare una ottimizzazione razionale delle metodologie di preparazione e sperimentare un approccio esperienziale legato alle scelte sul futuro.

La tutor Francesca Ruggiero ha seguito i meeting dedicati all’orientamento, nei quali gli studenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi sia con studenti universitari che attualmente frequentano le facoltà di loro interesse sia con professionisti che hanno seguito lo stesso percorso accademico. In questo modo hanno potuto ascoltare le storie direttamente da chi vive e ha vissuto l’esperienza di un certo tipo di studi, ricevendo anche delle delucidazioni sul tipo di connessioni e di possibilità che il mercato del lavoro attualmente offre. Questo è uno dei vantaggi di far parte di una community del talento: l’ampliamento della rete sociale.

Preparazione all’Università: un po’ di dati

Al contempo, nelle ore dedicate alle esercitazioni pratiche i nostri studenti sono stati seguiti e accompagnati nello studio dai diversi tutor del programma, i quali hanno fornito loro un sostegno importante, guidandoli nel ragionamento e nell’acquisizione di metodologie efficaci per la preparazione individuale. Un percorso finalizzato all’acquisizione di competenze che aiutano la realizzazione di progetti di vita e che valorizzano concretamente i talenti dei partecipanti.

Quest’anno abbiamo sentito un’esigenza importante, avendo all’interno del programma molti studenti delle scuole superiori. Abbiamo voluto dare loro un supporto concreto nella scelta dell’università, offrendo loro innanzitutto un metodo sia per valutare i propri bisogni effettivi sia per percorrere i giusti percorsi per realizzarli Per metterli, in definitiva, nelle condizioni di poter scegliere. 

Al laboratorio hanno partecipato più di 70 studenti, che hanno raggiunto più di 25.560 minuti di attività di esercitazione, per un totale di 426 ore. Una delle partecipanti, Mariya, si è esercitata per 2597 minuti, ottenendo progressi concreti in oltre 130 tipologie di esercizi

Una delle cose che è stato più bello vedere è come germogliavano i loro sogni. Veder diventare le loro consapevolezze e i loro ragionamenti sempre più concreti, maturi. Questo ci ha consegnato la vera misura del nostro lavoro. Oltre alle sensazioni positive dei ragazzi, il vero risultato è stato la loro crescita personale.

Nelle speranze e nell’impegno dei nostri studenti si realizza quello che gli studiosi Chickering e Ehrmann scrissero nel loro saggio sull’apprendimento attivo:

Imparare non è uno sport per spettatori.
È lo sport di chi scende in campo.


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