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    6 Apr 2025

“Piccole Pillole di Conoscenza di Sé”: intervista a Sofia Roghi, borsista di #TuttoMeritoMio

“Piccole Pillole di Conoscenza di Sé” è il ciclo di incontri in gruppo per la condivisione di esperienze di vita pratiche ed emotive, guidato dalla psicologa clinica Viola Macino e pensato per offrire agli studenti uno spazio di confronto e supporto. Sofia Roghi, studentessa del programma #TuttoMeritoMio, ha partecipato al percorso e in questa intervista condivide la sua esperienza, raccontando come gli incontri l’abbiano aiutata a gestire le sfide universitarie e a migliorare il proprio metodo di studio.

Ci racconteresti la tua esperienza nel percorso “Piccole pillole di conoscenza di sé”?

È un percorso di gruppo, quindi già il fatto di non essere sola mi ha aiutata molto. Inoltre, si parla con una persona competente che non giudica, a differenza di altre figure. Abbiamo iniziato affrontando il tema dell’università, parlando sia degli aspetti positivi che di quelli più difficili, come i voti e il modo di gestire le bocciature.

Personalmente, quest’anno ho cambiato facoltà: sono passata da Farmacia a Medicina. Qui ho trovato un livello di competizione che non avevo mai visto prima, mi sono sentita come un numero. Inoltre, prima di entrare in questa facoltà, non ero mai stata bocciata ad un esame. Quando è successo, mi sono ricordata di ciò che diceva Viola durante gli incontri: mi sono data due giorni di pausa, poi ho ripreso a studiare e alla fine l’ho superato. Se non avessi fatto questo percorso, avrei reagito in maniera completamente diversa. Mi ha aiutato molto a gestire la bocciatura.

Questi incontri ti hanno permesso di lavorare su altre tematiche?

Sì, mi hanno dato anche consigli pratici su come studiare meglio. Ad esempio, prima non facevo pause mentre studiavo. Ora invece le faccio e, paradossalmente, riesco a studiare meno ore ma con maggiore efficienza.

Qual è un punto di forza di questo percorso?

Lavorare in gruppo e ascoltare i consigli degli altri, secondo me. Per me è stato fondamentale. Non solo durante gli incontri, ma anche dopo: ad esempio, ho potuto confrontarmi con una ragazza che studia Medicina come me e mi ha suggerito quali esami anticipare e come impostare meglio il mio studio.

Inoltre, ho apprezzato molto i “compiti” che ci ha dato Viola, come ad esempio scrivere tre punti di forza, tre punti di debolezza o descrivere il nostro metodo di studio. Sono stati spunti di riflessione molto utili per me. 

Lo consiglieresti ai nuovi borsisti di “Tutto Merito Mio”? Quali consigli daresti a chi è appena entrato nel programma?

Lo consiglierei assolutamente e io stessa ho intenzione di partecipare di nuovo.

Come consiglio ai nuovi partecipanti, direi di affrontare tutto con tranquillità e di godersi tutti i momenti, perché la mole di studio non cambia nel tempo, ma la vita va avanti. È importante cercare di fare amicizia e studiare insieme, senza isolarsi. Non bisogna precludersi un’uscita solo per studiare e, soprattutto, demoralizzarsi: un voto è solo un voto. La cosa bella dell’università è che, se un voto non ti piace, puoi sempre cercare di modificarlo.

Pensi che portare avanti questi incontri aggiunga valore al programma?

Sì, ha un grande valore, soprattutto all’interno di un programma che offre borse di studio per supportare gli studenti del primo anno. Non si finisce mai di imparare, ma all’inizio del percorso universitario le difficoltà sono maggiori e affrontarle con un supporto come questo è utilissimo. Alla fine, gli obiettivi accademici sono importanti, ma si raggiungono principalmente per sé stessi. È molto importante visualizzarlo e raggiungere i propri risultati per sé, grazie alla propria ambizione e alla propria motivazione. 


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