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    TuttoMeritoMioNews

    4 Mar 2021

Caro TuttoMeritoMio, ti scrivo: il ricordo e il futuro

In questi mesi, gli studenti di TuttoMeritoMio hanno continuato a leggere e commentare attivamente le loro parole preferite della newsletter Una Parola al Giorno. Le loro scelte rivelano una grande profondità e mostrano ancora una volta il ruolo cruciale del linguaggio nella costruzione del pensiero libero. Scopriamole insieme.

Le 5 parole più amate dai partecipanti di #TuttoMeritoMio

I partecipanti di #TuttoMeritoMio, navigando nel mondo dei vocaboli, hanno la possibilità di scoprire etimologie nascoste e connessioni inusuali tra i concetti. Grazie alla newsletter unaparolaalgiorno.it, il progetto fiorentino che da anni lotta per la valorizzazione e la tutela del lessico italiano, sono difatti in grado di fortificare costantemente le proprie competenze in ambito linguistico e ampliare i propri orizzonti culturali.

Anche nei mesi appena trascorsi, gli studenti hanno commentato le parole che per loro si sono rivelate più evocative. Qui le prime cinque:

  1. Shoah: sterminio del popolo ebraico avvenuto in Europa durante la Seconda guerra mondiale; Etimo: dall’ebraico biblico ‘distruzione totale
  2. Matto: Privo della ragione, folle, assurdo, volubile, appassionato, grande; stravagante, bizzarro; Etimo incerta: mattus, alterazione di madidus ‘bagnato’ oppure maccus, cioè ‘stupido, sciocco’, un personaggio della commedia atellana.
  3. Perfido: Che agisce in modo malvagio e subdolo; molto cattivo, pessimo; Etimo: dal latino perfidus ‘sleale’, derivato di fides ‘lealtà, fedeltà’ col prefisso per-, che qui indica devianza.
  4. Infuturare: Estendere, portare nel futuro, immortalare; Etimo: composto parasintetico di futuro.
  5. Eufonico: Che produce un effetto gradevole all’udito; Etimo: dal greco euphonía, composto di êu ‘bene’ e phoné ‘voce’.

Il passato, il presente e il futuro: le connessioni dei nostri studenti

In una delle precedenti pagine, abbiamo citato il filosofo Friedrich Nietzsche, portando all’attenzione uno dei suoi aforismi più evocativi: 

Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato.

Anche leggendo le analisi dei partecipanti, è stato possibile notare ancora una volta come le diverse dimensioni temporali delle parole si compenetrino, rivelando le connessioni che il linguaggio può creare nella relazione con la storia e con il sentimento della speranza.

Una delle parole più amate dai nostri ragazzi è stata infuturare, un neologismo dantesco  presente nel XVII canto del Paradiso. In molti commenti, gli studenti di #TuttoMeritoMio hanno motivato la propria scelta spiegando che il termine di per sé li riconduce a una relazione positiva con l’avvenire. Gioia, speranza, aspettative per il tempo che verrà. 

Inoltre, in un commento uno studente ha riscontrato la presenza del verbo infuturare anche in una poesia di Pier Paolo Pasolini, intitolata “L’umile Italia”, che recita:

Il tempo che uguale s’infutura
con sé vi trasporta nell’oscura 
monotonia che rinnova le vite

Il ricordo e il futuro

Dalle riflessioni dei partecipanti emerge chiaramente la consapevolezza che “portare nel futuro” qualcosa rappresenti una responsabilità, un modo per combattere il logorio della caducità. E, al contempo, per consegnare alla memoria

Non è un caso difatti che la parola più scelta sia stata Shoah, vocabolo tristemente noto in relazione allo sterminio della popolazione ebraica. Gli studenti hanno in molti commenti notato la potenza del significato originario, già presente nella Bibbia, di distruzione totale. Quasi nella totalità delle riflessioni i partecipanti hanno espresso l’importanza di custodire il passato per costruire radici solide per il futuro. Di infuturare, per l’appunto.

Anche in quest’occasione, sono stati moltissimi i rimandi letterari e artistici che hanno stimolato i partecipanti del programma. Da Primo Levi, ai lungometraggi Schindler’s List e La vita è bella fino al meno noto componimento poetico Scarpette Rosse a Buchenwald, di Joyce Lussu. 

In ogni rimando culturale si legge la volontà e la necessità di connettere indissolubilmente il tempo del ricordo e il tempo del futuro. 

Dal momento che, come direbbe proprio il celebre autore Primo Levi:

Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.


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