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28 Ott 2020

Dalla parte dei tutor: intervista a Gianmarco Ghetti

Il Diario di #TuttoMeritoMio nasce dalla volontà di raccontare le vite e le esperienze dei protagonisti del programma. Fino ad oggi, quasi come attraverso una lente d’ingrandimento, abbiamo ripercorso le attività e le riflessioni dei nostri ragazzi. Adesso vogliamo cambiare la nostra prospettiva e guardare al progetto partendo dal punto di vista dei tutor

Iniziamo da Gianmarco

Vi presentiamo Gianmarco Ghetti

Abbiamo avuto il piacere di dialogare con Gianmarco Ghetti, tutor #TuttoMeritoMio di formazione filosofica, con all’attivo un master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Attualmente Gianmarco collabora con la Fondazione Golinelli di Bologna, per la quale segue i processi di promozione del programma, selezione dei candidati ed erogazione delle borse di studio. 

“Con G-LAB di Fondazione Golinelli ci occupiamo della gestione operativa del programma insieme al team di Fondazione CR Firenze. Curiamo i rapporti con gli studenti, contribuiamo attivamente alla loro formazione, lavorando anche sulla divulgazione scientifica.”

E non solo.

“I ragazzi si rivolgono a noi per molteplici ragioni. Da un lato, per le questioni amministrative, nelle quali ci impegniamo ad aiutarli quotidianamente. Dall’altro, per il nostro ruolo di formatori. Li seguiamo anche nelle piccole cose, ad esempio presentarsi telefonicamente, mandare email ufficiali o utilizzare WeSchool, una piattaforma digitale che instaura dinamiche completamente nuove.” 

Essere un tutor di #TuttoMeritoMio

Dopo averci spiegato le attività che concretamente svolge ogni giorno, Gianmarco ci ha raccontato la sua esperienza, focalizzandosi sull’importanza di un programma come #TuttoMeritoMio e sul valore umano e formativo dei tutor che ne fanno parte.

“Con loro noi proviamo a fare sensemaking, che è in realtà un mantra della comunicazione scientifica. Per sensemaking, intendo la capacità di un’esperienza collettiva di generare un senso condiviso, proprio come nella definizione di Weick. Nel concreto, ci prefiggiamo di non lasciare il vissuto di questi ragazzi asettico; al contrario cerchiamo di offrire loro un’esperienza che li inviti attraverso la collaborazione e la partecipazione attiva ad acquisire una consapevolezza comune.”

Creando quindi una community, un senso di appartenenza.

La community sarà qualcosa di davvero prezioso per loro in futuro. Sono ragazzi meritevoli che hanno vissuto un’esperienza comune. Questo è per noi un grande valore. Pertanto, cerchiamo di dare sempre la parola ai ragazzi, ai loro pensieri e ai loro interessi. Ci siamo resi conto che i più grandi stimoli venivano proprio dalle riflessioni dei nostri partecipanti. ” 

Il futuro di #TuttoMeritoMio

La conversazione è così arrivata al tempo presente. Abbiamo chiesto a Gianmarco quali sfide si aspetta in un futuro prossimo.

Le grandi sfide riguardano ovviamente le relazioni con i partecipanti, il poter creare dei rapporti di fiducia con gli studenti pur non potendoli vedere di persona. Per cercare di raggiungere questo obiettivo, ci stiamo impegnando profondamente e con ogni mezzo.”

E quale sarà il valore di #TuttoMeritoMio in un momento storico così delicato.

Il valore del programma in questo periodo, a parer mio, si esprime su due fronti. In primo luogo, da un punto di vista materiale, perché ha aiutato e aiuterà a superare il digital divide che ha ostacolato molte famiglie. Avere dei dispositivi personali e una buona connessione diventa cruciale per poter seguire le lezioni e continuare la propria formazione. In secondo luogo, ci impegniamo a non far perdere loro la motivazione, stimolandoli in modo non invasivo e aiutandoli a creare dei processi aggregativi.

Una domanda finale

Abbiamo concluso il nostro dialogo con un’ultima domanda: se fossi stato uno dei ragazzi di #TuttoMeritoMio quali sarebbero state le tue attività preferite? 

Gianmarco ci racconta qualcosa di inaspettato:

“Se dovessi scegliere un evento didattico in presenza, visto il mio background sceglierei ovviamente la visita al Centro europeo per l’osservazione della Terra di Frascati. Invece, tra le attività online, la mia preferita sarebbe stata il Binario 9 e ¾, la rassegna stampa pensata appositamente per gli studenti del programma. Vi confido di aver stampato gli articoli più belli e di averli messi nello zaino, perché li trovo davvero incredibili. In questo modo li porto sempre con me.”