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    TuttoMeritoMioNews

    21 Feb 2022

Caro #TuttoMeritoMio, ti scrivo: la scienza è pura fantasia?

Questa pagina del Diario prende vita a partire dalla riflessioni dei nostri partecipanti. Grazie all’ultima newsletter del Binario 9 e ¾ i ragazzi e le ragazze del programma hanno potuto confrontarsi con tematiche importanti. Tra queste, il valore della scienza e della tecnologia nel mondo contemporaneo. Qual è il rapporto tra pensiero scientifico e fantasia? Cosa si nasconde dietro la storia del premio Nobel Giorgio Parisi? Scopriamo insieme i commenti delle nostre studentesse e dei nostri studenti. 

A partire dalle parole di Chiara Valerio: la scienza e l’immaginazione

La matematica scrittrice Chiara Valerio recensisce per Robinson di Repubblica il saggio di Jimena Canales, L’ombra del diavolo e i nostri partecipanti ne restano colpiti. La tesi del libro è che la storia della scienza coincide con la storia dei “demoni” evocati dagli scienziati per sottolineare i limiti e le possibilità delle teorie che via via andavano costruendo e che non potevano avere, a quel punto, il conforto di un risultato che non fosse quello di un esperimento mentale. Il demone nella scienza dice che ci sono cose immaginabili, ancora impossibili da dimostrare ma che nel futuro potranno essere verificate, contraddicendo o confortando una teoria. In altre parole, è la storia dell’immaginazione all’interno del piacere della ricerca. Il potere visionario alla base di ogni grande scoperta.

Sono stata affascinata dal modo dell’autrice di concepire la scienza come un qualcosa di antitetico, completo di certezze e incertezze e per questo motivo inattaccabile, in quanto la genesi delle sue teorie contempla sempre la possibilità di errore. Credo che sia importante, in un periodo in cui la scienza è diventata fondamentalmente anche politica, capire quanto diverse siano queste due realtà e di quanto la scienza, sebbene sia messa al servizio del bene comune, sia in continua evoluzione e per questo motivo completa di tutte “le incertezze e le superstizioni di ogni umana azione e pensiero”, come rivendica il saggio di Jimena Canales.

(Giulia)

Le discipline scientifiche non sono costituite da mere annotazioni o da indubitabili verità. La scienza è innanzitutto esperimento, sfida, ostinazione. Ogni prova empirica è il risultato non solo dell’audacia dei ricercatori, ma anche di tutti i fallimenti e gli errori precedenti che sono stati necessari per tracciare un percorso più idoneo. Ed è proprio qui che entra in gioco la visione, gli immaginari di futuro. La spinta che ci permette di andare avanti anche in assenza di dati confortanti. Il demone, la fantasia.

Ma anche solo guardando indietro nel tempo, riusciamo a vedere quanto sia falso questo pensiero: la scienza negli anni si è contraddetta centinaia di volte e sarà sempre così, perché la scienza non vive al di fuori del tempo, ma è intrinsecamente legata ad esso e ai mezzi che le vengono messi a disposizione e al pensiero diffuso. Condivido quindi la visione dell’autrice che sottolinea che un periodo incerto necessita di una scienza incerta che si metta continuamente in questione e che contempli all’interno delle sue scoperte anche i dubbi, esattamente come quella che abbiamo a disposizione.

(Giulia)

L’importanza di mettere ordine nel caos: scienza e attualità

“Mettere ordine nel caos è sempre stata la passione della mia vita, e l’oggetto delle mie ricerche.” Sono le parole di Giorgio Parisi, insignito del Premio Nobel per i suoi studi relativi ai sistemi complessi, che oggi impattano in numerosi campi, come ad esempio il cambiamento climatico. Nell’intervista di Elena Dusi al celebre fisico italiano, amata e commentata dai nostri partecipanti, si indaga la relazione tra scienza e informazione nell’epoca digitale. Un tema fortemente attuale e rilevante in questo periodo storico, chiamato sagacemente da Chiara Valerio “coronacene”.

Ho trovato molto stimolante l’intervista fatta allo scienziato Giorgio Parisi. Fa riflettere molto sull’importanza della scienza che dà la prova e la certezza di un qualcosa. Come dice lo scienziato oggi da internet le informazioni girano alla velocità della luce e spesso si crede al parere di un individuo dandolo per vero. Ma, come dice Parisi, è importante basarsi su esperimenti scientifici e non sulle prime parole che si ascoltano.

(Nicolae)

L’importanza delle fonti è uno dei temi più cogenti della contemporaneità. Le leve di persuasione sono ancora più legate all’emotività e sempre meno alla ricerca e alla verifica, che richiedono molto tempo in una società incredibilmente veloce. Lo esprime al meglio una delle nostre studentesse, commentando un altro coinvolgente articolo inerente alla problematica delle fake news.

Le teorie del complotto sono qualcosa di presente da sempre nella nostra società, sono teorie alternative alle verità e ai fatti comprovati che nascono attorno ad eventi che creano scalpore nell’opinione pubblica e fanno leva sulle emozioni delle persone. Quello di porsi delle domande in modo critico è ovviamente un esercizio naturale ed importante che ognuno di noi deve fare e al giorno d’oggi, essendo bombardati di notizie continuamente, verificarle  è sempre più importante.

(Giorgia) 

Verificare e controllare la veridicità è una questione di impegno etico e di urgenza sociale. E nasce a partire dalla facoltà di mettere continuamente in discussione la superficie della delle narrazioni che ci vengono proposte.

Esistono due diversi livelli: la disinformazione che è un meccanismo volontario di diffusione di notizie false, e la misinformazione che invece è un meccanismo involontario che nasce quando diamo per scontato che ciò che qualcuno di cui ci fidiamo afferma sia necessariamente vero. Questo non ci fa verificare la veridicità di alcune affermazioni e contribuisce all’amplificazione del processo di diffusione di notizie false, sebbene sia involontario. Questo ci fa capire quanto sia importante verificare le informazioni che ci vengono presentate, anche se a condividerle è qualcuno di cui ci fidiamo.

(Giorgia

Per concludere, citeremo un raffinato dialogo dal film Evangelion 2.0, basata sull’originale serie dell’anime Neon Genesis Evangelion. Un lucido intreccio che ci riconduce al centro della scienza e della lotta per la verità: il cuore dell’uomo

Gendo Ikari: Il caos è una sensazione dell’uomo. Il mondo altrimenti è costituito da armonia e ordine.

Kozo Fuyutsuki: Sono dunque i nostri cuori a turbare il mondo?


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