Caro #TuttoMeritoMio, ti incontro: intervista ad Alice Gibbi

Il dietro le quinte del programma: un racconto di emozioni, incontri e speranze di futuro. In questa pagina del Diario di #TMM ascoltiamo la voce di Alice Gibbi, talentuosa partecipante e studentessa di Giurisprudenza. Scopriamo attraverso le sue parole attimi preziosi dell’esperienza all’interno del progetto. 

Ciao Alice, ti andrebbe di raccontarci come è iniziata la tua avventura con #TuttoMeritoMio?

Certamente. È stata per me una fortuna. L’ho scoperto per caso sulle circolari della scuola. All’inizio mi sentivo molto emozionata, ma poi mi sono sentita subito accolta, supportata e aiutata dai miei tutor. Il mio colloquio di selezione è avvenuto prima della pandemia e anche con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, il programma non si è mai fermato. Sono riuscita a mantenere la mia media anche grazie a #TMM. Per tutto il tempo, ho ricevuto un grande supporto emotivo da parte di tutte le persone della Fondazione.

C’è un momento che ricordi con particolare emozione? 

Durante la pandemia, ho partecipato a un incontro collettivo con una psicologa sulla nostra esperienza accademica al tempo dell’emergenza sanitaria. È stato un momento di profonda condivisione. Mi sono aperta anche e soprattutto grazie alle parole degli altri ragazzi. Ho sperimentato un forte senso di comunità.

Qualcosa per cui sei grata a #TuttoMeritoMio? 

Sì. Ho capito che quando mi sono candidata al programma non avevo raggiunto il mio massimo potenziale. Solo grazie al programma ho potuto esplorare le mie vere potenzialità. Sono grata per l’opportunità che mi è stata data. L’ho riscoperta studiando anche l’art. 34 della nostra Costituzione:

“I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”

Una delle domande che amiamo di più: come descriveresti #TMM in 3 parole?

Occasione, supporto, empatia.

---