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    TuttoMeritoMioNews

    17 Nov 2023

Caro #TuttoMeritoMio, ti incontro: intervista a Giulia Giamberini

Oggi ascoltiamo l’esperienza e i racconti di Giulia, ex borsista di #TuttoMeritoMio e neolaureata presso l’Università di Firenze. Attraverso questa intervista scopriamo alcuni degli attimi più coinvolgenti del programma.

Come ti senti ad aver raggiunto questo traguardo?

Lì per lì è stato stranissimo, mi sembrava ieri aver finito le superiori. Tutto ha viaggiato più veloce in questi tre anni. Non ho sentito il peso degli esami, perché credo di aver fatto la scelta giusta. Fa strano perché ancora oggi le persone si congratulano con me, ma io mi sento già in un nuovo percorso e penso ai miei progetti presenti e futuri.

Com’è stato vivere questo percorso universitario? E quali momenti hai apprezzato di più del programma?

L’università insegna tantissimo: a gestire meglio il tempo, a spaziare, fare amicizie e scoprire interessi nuovi. Con #TuttoMeritoMio ho avuto modo di portare avanti la mia passione per il tennis. Se non fosse stato per la borsa probabilmente avrei smesso, a causa dell’aumento dei prezzi. Certo, non è semplice gestire tutto. Sono stati utilissimi gli incontri su come organizzare la propria vita personale. È stato bello confrontarsi e ascoltare le esperienze degli altri ragazzi, parlare con altre persone permette di aiutarsi l’un altro.

Mi sono sempre sentita molto parte del gruppo, della community e ho stretto un legame molto forte con la mia tutor, Francesca. Tra i momenti che ho più apprezzato, sicuramente gli eventi dal vivo, come la visita alla scuola 42 Firenze o alla Ducati. Durante le attività del programma ho inoltre avuto modo di incontrare persone incredibili, come Simone, Lorenzo e Dario. Momenti e legami davvero importanti per me.

Quali consigli vuoi dare ai nuovi partecipanti di #TuttoMeritoMio?


Non essere troppo autocritici: si finisce per logorarsi. Questo non significa vivere l’esperienza con superficialità, ma non focalizzarsi troppo sulle performance. Il voto non ti identifica. Questi ultimi anni mi hanno dato il senso della prospettiva, a viverla con più tranquillità.

C’è un ricordo più bello che porterai con te?

Il pomeriggio alla 42 Firenze. Pensavo che non avrei parlato con nessuno e invece una ragazza dal nulla mi ha rivolto la parola e siamo state lì a parlare per ore. Dopo poco, si sono seduti anche altri due studenti. È stato un momento spontaneo, bellissimo. Sentivo che tutto era al posto giusto, che io ero al posto giusto.


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