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TuttoMeritoMioNews
31 Ott 2025
Il mondo dei tutor di #TuttoMeritoMio: intervista a Fabrizio Mattioli
In questa intervista, Fabrizio, tutor del programma #TuttoMeritoMio, racconta la sua esperienza accanto ai ragazzi e alle ragazze che fanno parte della community. Dalla gestione quotidiana delle borse di studio al dialogo costante con gli studenti, il suo racconto restituisce il valore umano e formativo che si costruisce dietro le quinte del programma.
Qual è il tuo ruolo all’interno di TuttoMeritoMio?
Ci sono alcune attività trasversali che accomunano tutti i tutor. Una parte importante del nostro lavoro riguarda la gestione amministrativa della borsa, ovvero la verifica dei piani di spesa che gli studenti presentano e delle relative rendicontazioni.
Non si tratta solo di un check economico: è anche un’attività educativa. Aiutiamo i ragazzi a capire come pianificare le proprie spese in modo consapevole, perché imparare a gestire il denaro significa anche costruire la persona che si diventerà in futuro.
Ogni tutor segue un gruppo di studenti, li incontra periodicamente, di persona o online, e rimane per loro un punto di riferimento, sia per questioni pratiche che per un confronto personale. Nel mio caso, avendo un background ingegneristico, mi occupo anche di raccogliere e analizzare i dati relativi all’andamento accademico, ai bisogni e al percorso degli studenti. Queste informazioni ci aiutano a monitorare il loro progresso, anticipare eventuali necessità e migliorare la qualità delle attività educative.
Cosa rappresenta per te questa esperienza?
Il valore di quello che facciamo sta nel dare a giovani che non avrebbero le stesse possibilità gli strumenti per crescere e migliorare la propria condizione sociale.
Per me, essere tutor significa stare a contatto con il mondo educativo e universitario, due ambiti che considero profondamente significativi.
Quello che distingue davvero TuttoMeritoMio è la sua attenzione alla persona: ogni euro speso è pensato per restare alla persona, per sostenerne l’autodeterminazione e la crescita. Le risorse non vengono usate solo per studiare, ma per crearsi una strada, per costruire il proprio futuro con autonomia e consapevolezza.
C’è un ricordo o una storia che ti ha colpito in modo particolare?
Tutti noi tutor abbiamo casi che ci rimangono nel cuore, soprattutto quando seguiamo ragazzi provenienti da situazioni difficili.
Per me è stato molto significativo il rapporto con una studentessa che ha affrontato momenti complessi, sia personali che accademici. Insieme siamo riusciti a superare le difficoltà e a ritrovare motivazione e fiducia nel suo percorso universitario.
Oggi continua a studiare con determinazione e vederla crescere è stata una grande soddisfazione. È una storia che rappresenta bene il senso del nostro lavoro e il tipo di relazione che costruiamo con la maggior parte degli studenti.